Lo studio penale Berardi ha da sempre approfondito il campo della colpa medica ben comprendendo quanto sia divenuta fallace, soprattutto negli ultimi tempi, la tutela giuridica in questo settore.
Ci troviamo al cospetto di una vera e propria pandemia del fenomeno con profonde ripercussioni, ovviamente negative, nel sistema giuridico e giudiziario.
Nell’ambito del settore della colpa medica, infatti, si è verificata una evoluzione legislativa sfociata, da ultimo, nella cd. Legge Gelli – Bianco (L. 24/2017) entrata in vigore l’1 aprile 2017. Tale legge ha introdotto una nuova norma nel codice penale, l’art. 590 sexies, recante il titolo “Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario”.
La nuova disciplina, che ha abrogato l’art. 3 della previgente “Legge Balduzzi”, contrariamente a quest’ultima, ha dunque collocato la responsabilità penale del medico all’interno del codice penale anziché in una legge speciale.
La colpa medica, intesa quale responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria, così come configurata nella nuova formulazione codicistica, ha lasciato aperti molteplici dubbi interpretativi, demandando tale delicato compito chiarificatore alla giurisprudenza di legittimità.
Ed infatti, la recente pronuncia della Sezioni Unite in tema di colpa medica (n. 29 del 21.12.2017 – 22.02.2018) ha delineato l’interpretazione normativa del nuovo articolo 590 sexies del codice penale, posto al centro di un lungo dibattito tra dottrina e giurisprudenza.
Lo studio penale Berardi fornisce assistenza legale in materia di colpa medica ponendosi, con sguardo bilaterale, nell’ottica sia del paziente che dell’esercente la professione sanitaria.
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